Vorrei assaporare l'eterno anche con un
solo battito, ma ho paura anche di un gradino soltanto. Scendo con
cautela, cospirando contro il vuoto palpabile e possibile. Ho stampato
sul volto un sorriso ebete da musica che scorre silenziosa, ma decisa. Cammino per Milano con quella passione che un guerriero ha durante la
battaglia decisiva. Ma devo solamente sorvolare il prossimo ciottolo
instabile, per poi cadere per colpa di una stringa che lascio
respirare troppo a lungo e troppo spesso.
Non penso più alle anime
che accarezzo. Determino il mio andamento a seconda dello scorrere
del giorno. Ammetto l'inedia delle mattine d'autunno che mi circondano
indifferenti, spiazzando la voglia di fare che si appisola sotto le
coperte e sopra queste lenzuola. Il mattino ha l'oro nascosto alle
mie pupille che vagano alla ricerca di un respiro, ma preferiscono il
ritmo del silenzio che scorre in questa stanza con i vetri spessi e i
riflessi della nebbia sottile.
Beng
RispondiEliminaE togli il capcha, che tanto di spam non ne arriva quasi mai
Eliminabadabeng
RispondiEliminaesatto zia
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