mercoledì 30 ottobre 2013

Il mattino ha fette di salame in bocca

Vorrei assaporare l'eterno anche con un solo battito, ma ho paura anche di un gradino soltanto. Scendo con cautela, cospirando contro il vuoto palpabile e possibile. Ho stampato sul volto un sorriso ebete da musica che scorre silenziosa, ma decisa. Cammino per Milano con quella passione che un guerriero ha durante la battaglia decisiva. Ma devo solamente sorvolare il prossimo ciottolo instabile, per poi cadere per colpa di una stringa che lascio respirare troppo a lungo e troppo spesso.
Non penso più alle anime che accarezzo. Determino il mio andamento a seconda dello scorrere del giorno. Ammetto l'inedia delle mattine d'autunno che mi circondano indifferenti, spiazzando la voglia di fare che si appisola sotto le coperte e sopra queste lenzuola. Il mattino ha l'oro nascosto alle mie pupille che vagano alla ricerca di un respiro, ma preferiscono il ritmo del silenzio che scorre in questa stanza con i vetri spessi e i riflessi della nebbia sottile.

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