È facile perdersi per strada.
Soprattutto se non hai una strada. Apro questi occhi. Ho le cuffie
che lasciano il mondo fuori dal corpo. Vedo una piazza ormai
arancione. È il colore di questa Milano che non ti lascia scampo. È
un amore senza respiro. Uno di quelli impossibili. Servirebbe
un'altra anima, un'altra vita. Invece siamo qua, con queste ossa che
tremano senza pietà. Ci sono false immagini che attraggono sempre
gli stessi volti. Falsi idoli che creano sempre nuove religioni.
Percorro le vie come vene di un corpo stanco. Ho lo sguardo fisso su
un abbaglio. Ignoro il cielo sopra la mia testa e guardo il pavimento
senza possibilità di scelta. Ormai è ribaltato l'ordine naturale
delle cose. Non ci sono cose, non ci sei tu. Respiro senza speranza
di inghiottire aria. Vivo senza consapevolezza di camminare. Mi
stupisco del mio riflesso. Dei miei pensieri. Vorrei vedervi, in
fila. Vi sparerei senza pietà. Uno ad uno. La distanza sarebbe solo
un trampolino di lancio e io addosso a sfinirvi senza sosta. Queste
strade inghiottono i sospiri e lo scorrere del tempo è un'illusione.
Lo scorrere del tempo è una cornice. Le differenze scompaiono e si
giace nel buio dei nostri occhi.
Nessun commento:
Posta un commento