martedì 1 gennaio 2013

Notte.


Sfatti?
mi chiedo in questo
silenzio rotto
dai tasti
e dai respiri
se mai darai risposta
al mio dilemma
scherma
la mia velleità
le mie velleità
le chiamano
futilità
allungo
il giorno
verso nuovi panorami
schiavi delle ore
delle pietre
un varco
allarga
il vento attraversa il corpo
ingrati
seppelliti
rinchiusi
comunicare non è più
nostra competenza
troviamo l'essenza nella tollerabilità
quindi
la nostra libertà
si ammala
segnata
gli anni gravano
le bestie si sfamano
acclamano
il loro nutrimento
il nostro tormento
non è che gioia
il nostro lamento
finirà per essere vita
abbiamo allontanato tutto
l'umanità
scivola da buste ingiallite
mite è il tuo sguardo
ridi
e piangi
come fosse l'ultimo.

Nessun commento:

Posta un commento