venerdì 30 agosto 2013

Occhi

Ognuno vive un momento che non sarà mai uguale a quello di un altro. E quindi si staziona in un metro quadro di spazio che è solo proprio in quell'attimo e in quel momento che mai saranno uguali a nessun altro attimo e a nessun altro momento. Sguazziamo nel tempo da soli cercando appigli negli altri che a loro volta sono più o meno consapevolmente soli. Quindi è un circolo di anime che si rincorrono per avere attenzione e calore. Mi muovo in questo spazio e mi guardo attorno. Siamo in due su una panchina, ma ognuno occupa il suo posto e ognuno coi propri occhi vede quello che può vedere, quello che vuole vedere. E allora non c'è un senso, se non un desiderare un nesso tra le persone, le loro vite i loro sguardi e le loro crepe. Saremo isole, saremo in un mare solo nostro e personale. Saremo in lotta e in combutta col mondo, ma quello sguardo e quel battito, per un momento sarà il nostro unico appiglio.

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