mercoledì 28 agosto 2013

Non ci devono essere pause

Ho deciso che non voglio decidere. Voglio smettere di dover trovare una nicchia, un vicolo che sia solo mio, in cui sguazzare, respirare. Non voglio più avere vacanze. Le ferie servono a chi ha bisogno di andarsene. Io voglio rimanere. Ho necessità di trovare lo spazio in cui appoggiare le mie cose e vedere finalmente l'attimo nel suo scorrere, lento, indeciso. Ho perso il tempo, così, senza capirlo. Non voglio avere pause. Non ci devono essere pause in una vita. Se mi fermo vuol dire che i conti non tornano. Quello che sto facendo non ha più un senso. E quindi mi aggrappo a pochi momenti solitari che si siedono tra le linee del calendario e nessuno da fuori vede, nessuno da fuori sente. E si prosegue, senza ritmo e senza stupore. Un giorno con un po' di musica addosso, per variare la colorazione di questo grigio stanco. Ho bisogno che la notte, con il decadere delle maschere, ci si possa sedere senza rimpiangere il battito del proprio cuore. Senza stupore, come un calcolo oggettivo. Senza remore di sbattere ancora queste palpebre. Non voglio avere pause. Non ci devono essere pause.

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