mercoledì 27 marzo 2013

Creuza de ma.

È come l'eterno ritorno dell'uguale, però ogni giorno, ogni momento, al tuo fianco come il cane da passeggio.
Ci stai proprio a braccetto.
Stai sereno, è solamente l'effetto del vivere dentro un mondo che non capisci.
Finisci per crederci, ti stupisci se ne esci, ma ci ricaschi, come il tossico cerca la sua dose.

Senza se e senza ma, è nella giungla della città che la tempesta si fa tiepida.
Credi, ma "Creuza de ma" è solo nella tua testa
Ho il treno come sogno, un posto e un bagaglio; il segno di un'aria da viaggio.
Piccoli paesi sulla schiena del globo.
Senza spiegazione la decisione non la prendo e mi fermo nello scorrere del giorno, sempre con lo sguardo verso il primo binario pronto.
Ma poi, sai com'è, le regole, le ore, i libri, le pagine, il contorno delle tappe ordinarie.
Mi avviluppo sul pensiero del pensiero del mio ritorno.
Ho solo tasche bucate con i minuti che scivolano dalle mani sbagliate.

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