Why are you so far from saving me
Silenzioso sul suo sentiero, entra lentamente senza gridare.
Cresce nel suo ventre, come una quercia secolare. Nessuno ti dice come vivere,
nessuno ti dice chi essere. Una libertà fatta di piccole cose, una libertà che
non è libera, ma claustrofobica. Un sussurro nell'orecchio, un intruso dietro
la coda dell’occhio. Uno sguardo di sospetto entra di soppiatto in questa
stanza e pervade l’aria con uno strano odore di fumo.
Moscerini impazziti, senza luce senza frutta, frugano
smarriti tra la spazzatura. “Grazie dei fior” canticchia un tipo in lontananza,
ma tutti son concentrati su quel corpo che balla. Smuove coscienze assopite
dalla noia, con i suoi movimenti sincopati e sbiaditi.
Ci sono io tra la folla, in una bolla di astrazione. Tutto attorno
suona, ma senza far rumore. Guardo un po' questo mondo, scrollo le spalle e mi
volto. In un attimo tutto è finito e finto. Nessuno ma ricorderà quel momento.